Il contributo decisivo di Stefano


Il 1 Agosto 2016, scritto il trafiletto su “La nostra marcia funebre”, abbiamo dato corso, come promesso, alla ricerca di chi fosse il compositore. A quel momento fantasticavamo che la cosa avesse avuto inizio con il rapporto che legava Andrea Bernardini con Rossini e che autore potesse essere il nostro paesano. Dopo aver cercato senza successo un indirizzo del regista Bertolucci, abbiamo scritto la seguente nota al maestro Ennio Morricone, autore delle musiche del film:

“Caro maestro,

siamo abitanti del comune di Buti in provincia di Pisa. Rivedendo il film “Novecento” di Bernardo Bertolucci, le cui musiche sono state composte da Lei, alla fine della prima parte, nella scena del corteo che accompagna i morti nell’incendio della casa del popolo, la banda intona una marcia che in passato la locale Filarmonica ha sempre utilizzato per i trasporti dei paesani. Avevamo pensato che di tale composizione fosse autore Andrea Bernardini, un musicista del posto già presidente della Filarmonica, che è a tutt’oggi a lui intitolata. Avendo il Bernardini uno stretto rapporto di amicizia con Gioacchino Rossini, di cui fu allievo nel 1847 a Bologna, ora siamo incerti se l’aria è stata composta dal nostro o se è di qualche compositore emiliano. Una precisazione: abbiamo cercato alla Filarmonica gli spartiti, ma gli stessi sono andati perduti quando per alcuni anni la compagine venne sciolta e tutto il materiale fu disperso. Ci può aiutare ? Grazie comunque per la sua attenzione”.

Anche questo tentativo è stato infruttuoso e allora siamo ritornati a Buti, dove si era venuti a sapere che ciascun bandista aveva un proprio libretto con tutto il repertorio. Per primo abbiamo chiesto a Lori Pelosini che ha rovistato nelle proprie cose senza risultato. Quindi siamo passati a Mario Filippi e anch’egli si è molto adoperato. Infine siamo arrivati a Stefano Bernardini, già bandista e oggi insegnante di musica, che ha risolto l’arcano ricordando che la marcia prescelta da Bertolucci (e che evidentemente è od è stata molto popolare in Emilia Romagna) è “Mesto ricordo”. Stefano mi ha portato il suo vecchio libretto del repertorio integrato da molte partiture, scritte a mano, tra cui appunto “Mesto ricordo”. Poi è stato semplice ascoltare,  su You Tube, più pezzi titolati nello stesso modo e trovare quello giusto del maestro P. Giannini magistralmente suonato, nel 2014, da una banda dell’isola di Malta, dove venne organizzato un raduno di bande con tema le marce funebri.

E’ troppo chiedere che una marcia tanto amata in paese e fuori (lo dimostra “Novecento”) torni ad essere compresa nel repertorio dei nuovi bandisti ?

mesto ricordo

Pagina del repertorio di Stefano relativa allo spartito per flicorno contralto di “Mesto ricordo”.